Alcune Grandi Donne di New York- Ruth Bader Ginsburg-

Alcune Grandi Donne di New York- Ruth Bader Ginsburg-

È diventata un’icona dei social media a più di 80 anni  quando è stata soprannominata “Notorious RBG”, un nome che l’ha resa immediatamente famosa anche a persone che non erano interessate alla politica e all’improvviso abbiamo cominciato a vedere il suo viso e le sue famose citazioni su magliette, tazze, spille, adesivi e così via … Pensate che le abbia fatto piacere? Ma certamente! Perché ha capito il significato più profondo e più importante di tutta questa notorietà … il suo messaggio di uguaglianza e giustizia sarebbe arrivato alle masse. Questa è Ruth Bader Ginsburg.

Nata il 15 marzo 1933 a Midwood, Brooklyn, da una famiglia ebrea di classe media, è cresciuta desiderando ardentemente il privilegio dell’istruzione che i suoi genitori avevano riservato per suo fratello che frequentò il college grazie al limitato aiuto finanziario della famiglia. Questa sarebbe stata solo la prima di molte altre volte in cui avrebbe dovuto mettersi in secondo piano in favore di altri. Ruth è stata fortemente influenzata da sua madre e di lei una volta disse: “Mia madre mi diceva costantemente due cose.La prima che dovevo essere una ‘signora’. La seconda che dovevo essere indipendente. ” Frequentò con eccellenza la James Madison High School di Brooklyn, ma in quegli anni sfortunatamente la madre fu diagnosticata con un cancro e morì il giorno prima che Ruth prendesse il diploma. La perdita fu devastante per la giovane donna che diceva sempre che sua madre era stata la persona più intelligente che avesse mai conosciuto. Il successo di Ginsburg nel mondo accademico è continuato anche durante i suoi anni alla Cornell University, dove si è laureata tra i migliori della sua classe nel 1954. Nello stesso anno, Ruth Bader è diventata Ruth Bader Ginsburg dopo aver sposato suo marito Martin. Dopo la laurea, sospese momentaneamente i suoi studi per mettere su famiglia prima figlia arrivò nel 1955, poco dopo suo marito fu arruolato per due anni nel servizio militare. Quando è tornò  si è iscrisse all’Università di Harvard, dove Ruth lo seguì registrandosi a sua volta alla prestigiosa università. Ad Harvard, Ruth dovette destreggiarsi tra le difficoltà della maternità e di una scuola dominata da uomini dove lei era solo una delle nove donne in una classe di 500 persone. Ha affrontato discriminazioni di genere anche da parte delle più alte autorità dell’università di giurisprudenza, che la incolpavano costantemente di occupare un posto ad Harvard che sarebbe potuto andare ad un uomo. Ma lei non si e’ fatta scoraggiare e fu anche la prima donna membro della Harvard Law Review. Purtroppo nel 1956, durante il suo primo anno di facoltà di giurisprudenza,  Martin fu diagnosticato con un cancro, ma nemmeno questa grande sfida la scoraggiò dai suoi obiettivi e lei riuscì ad aiutare negli studi il marito malato mentre continuava i propri con eccellenti risultati. Tutto questo mentre si occupava di sua figlia Jane. Fortunatamente Martin si riprese dal cancro e si laureò ad Harvard e poco dopo accettò un posto in uno studio legale di New York. Ruth aveva ancora un anno di facoltà di giurisprudenza, quindi trasferì gli studi alla Columbia Law School di NY dove si laureò prima della sua classe nel 1959. Il suo eccezionale curriculum accademico non fu tuttavia sufficiente a risparmiarle la discriminazione basata sul genere che le donne affrontavano negli anni ’60 nell’ambito delle professioni legali dominato da uomini . In effetti fu davvero difficile per lei trovare un lavoro fino a quando un professore della Columbia si rifiutò esplicitamente di raccomandare altri laureati prima che il giudice Edmund L. Palmieri assumesse Ginsburg come impiegata. Ginsburg lavorò con il giudice Palmieri per due anni. Successivamente, le furono offerti alcuni lavori presso studi legali, ma sempre con uno stipendio molto inferiore rispetto ai suoi colleghi maschi, quindi decise di perseguire l’altra sua passione legale, la procedura civile e si unì al “Columbia Project on International Civil Procedure”. Nel 1963 accettò un lavoro come professore alla Rutgers University Law School, posizione che mantenne fino al 1972 quando accettò l’offerta di insegnare alla Columbia University. Lì diventò la prima professoressa donna alla Columbia a guadagnare un mandato stabile. Negli anni ’70 ha diretto l’influente “Women’s Rights Project dell’American Civil Liberties Union” ed ha guidato la lotta contro la discriminazione di genere sostenendo con successo sei casi storici davanti alla Corte Suprema degli Stati Uniti. Ruth aveva un concetto ampio di discriminazione di genere, non stava combattendo solo per le donne lasciate indietro, ma anche per gli uomini che erano discriminati. In effetti, sperimentò una buona dose di discriminazione di genere durante la sua vita e carriera, arrivando persino a nascondere la sua seconda gravidanza ai colleghi della Rutgers. Nel 1980 Ruth accettò la nomina del presidente Jimmy Carter alla Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Distretto di Columbia dove prestò servizio per tredici anni fino al 1993, quando il presidente Bill Clinton la nominò alla Corte Suprema degli Stati Uniti. È stata la seconda donna a sedere sul banco della Corte Suprema degli Stati Uniti nei suoi 212 anni di storia. Ruth Bader Ginsburg iniziò la sua carriera come giudice dove aveva lasciato quella di avvocato, ossia combattendo per i diritti delle donne.

Ruth Bader Ginsburg è diventata leggendaria anche per la frase “Io dissento” (“I dissent”) con cui era solita discutere in tribunale contro i casi di discriminazione di genere. Era solita esprimere questo dissenso non solo attraverso parole potenti ed efficaci, ma anche usando la “moda”! Aveva infatti uno specifico colletto jabot che indossava sulla sua veste nera da giudice, che negli ultimi anni è diventato “l’accessorio da avere”, ricreato da molti artisti e gioiellieri. ma lei non ne aveva solo uno di colletto, bensì tantissimi, uno per ogni occasione, anche se il suo più famoso è il Dissent Collar, che indossava ogni volta che voleva comunicare la sua condanna (Il giorno dopo l’elezione di Trump, lo indossò in tribunale, anche se non era prevista nessuna sentenza quel giorno.) Quando Katie Couric (una famosa giornalista) in un’intervista televisiva chiese alla giudice perché avesse scelto questo particolare jabot per esprimerei suo disaccordo, lei rispose : “Sembra appropriato per il dissenso”.

Fino alla sua morte, avvenuta il 18 settembre 2020, Ruth si allenò tutti i giorni con un personal trainer nella palestra della Corte Suprema e per molti anni poteva sollevare più pesi di entrambi i giudici Breyer e Kagan. Fino al 2018, Ginsburg non si perse mai un giorno in tribunale anche quando stava facendo la  chemioterapia per un cancro al pancreas, o dopo un intervento chirurgico per un cancro al colon, o il giorno dopo la morte del marito nel 2010.

Questa settimana si e’ inaugurata nel centro di Brooklyn una bellissima statua in bronzo dedicata a RBG. È una creazione degli artisti Gillie e Marc e fa parte di “Statues for Equality”, un progetto per sensibilizzare l’opinione pubblica sui ruoli importanti che le donne hanno avuto nella storia e sull’impatto costante che continuano ad avere anche oggi. Posso solo immaginare  quanto possano sentirsi ispirate le bambine che vedranno questa statua e che grazie a Ruth Bader Ginsburg oggi hanno la possibilità di sognare in grande tanto quanto i loro coetanei maschi.

Check out also:

A 2018 documentary entitled RBG based on Ginsburg’s

Also, a film based on her life  On the Basis of Sex with Felicity Jones, as RBG.

In My Own Words by Ruth Bader Ginsburg

I Dissent: Ruth Bader Ginsburg Makes Her Mark   for younger readers.

 

Homage in front of RBG High school the day after her passing

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